il ruolo ecologico dei funghi in agricoltura

Il ruolo ecologico dei funghi in agricoltura: tutti i vantaggi per le colture

Il ruolo ecologico dei funghi in agricoltura è spesso ignorato o sottovalutato, ma proprio la loro presenza è fondamentale per garantire la corretta struttura microbiologica del suolo. 

I funghi fanno parte, infatti, della biodiversità che si trova naturalmente nel terreno – quando non stravolta dall’impiego eccessivo di fertilizzanti, pesticidi e fungicidi – che trova il proprio posto in un ecosistema equilibrato, in grado di favorire la salute delle piante.

Il mantenimento della salute del terreno va oltre l’applicazione di sostanze chimiche aggressive che “curano i sintomi” senza andare alla ricerca della causa del malessere delle colture. 

In un’ottica di approccio olistico applicato all’agricoltura, una complessa rete di microrganismi –  tra cui funghi, batteri, protozoi e nematodi benefici – è la principale responsabile della sanità delle piante. La rete trofica va protetta affinché sia in grado di creare una barriera difensiva intorno all’apparato radicale e di espandersi alle parti aeree delle piante, assumendo un ruolo di difesa attiva da malattie e insetti dannosi.

Preservando i microrganismi benefici, questi vanno naturalmente a coprire la superficie radicale e fogliare, riducendo drasticamente lo spazio a disposizione per gli attacchi di patogeni  parassiti, creando un ambiente in cui le colture possono prosperare sane e forti, producendo in quantità frutti dalle elevate qualità nutraceutiche.

Ma il ruolo dei funghi va oltre la semplice azione di protezione: contribuiscono alla struttura del suolo, migliorano la sua capacità di trattenere nutrienti e promuovono una dinamica simbiotica che sostiene la vitalità delle piante.
Preservare questa simbiosi diventa cruciale per garantire un’agricoltura sostenibile, oltre ad ottenere una produzione più stabile, che risente meno di fluttuazioni quantitative e qualitative.

I funghi in agricoltura: un ecosistema complesso e delicato

È ormai ben noto il ruolo dei funghi come decompositori di materia organica

Questi microrganismi, infatti, operano come veri e propri “riciclatori” del mondo vegetale, contribuendo al ciclo naturale di trasformazione della sostanza organica nel terreno in nutrienti essenziali per le piante.

Ma non finisce qui, la loro presenza è fondamentale anche per mantenere una struttura del terreno ideale: favoriscono la formazione di aggregati che migliorano la porosità e la capacità di trattenere acqua e nutrienti. Questa caratteristica non solo ottimizza l’assorbimento di sostanze utili da parte delle radici, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di erosione.

In un ecosistema agricolo sano, la collaborazione tra funghi, batteri e altri microrganismi è la chiave per mantenere un equilibrio biologico nel terreno. I funghi, in particolare, stabiliscono relazioni simbiotiche con le radici delle piante attraverso le micorrize, contribuendo alla creazione di un ambiente armonico che favorisce la crescita delle colture. 

I vantaggi della presenza di funghi per la crescita delle colture

L’obiettivo, infatti, è proprio la creazione di un circolo virtuoso in cui piante e microrganismi benefici collaborano tra di loro per creare le condizioni adatte a vivere una vita sana e prospera, per entrambi.

Tra i vantaggi di queste relazioni che si instaurano tra piante e funghi abbiamo: 

  • le micorrize – che rappresentano un connubio virtuoso tra funghi e radici delle colture. Queste associazioni simbiotiche migliorano l’assorbimento di acqua e nutrienti da parte delle piante, agendo come vere estensioni del sistema radicale. Scopri di più su questa simbiosi sotterranea tra funghi e apparato radicale;
  • decomposizione di sostanza organica – come abbiamo già detto, i funghi contribuiscono alla decomposizione di residui vegetali, riducendo i rifiuti agricoli e convertendoli in preziosi nutrienti. Questo processo sostenibile favorisce la circolazione efficiente degli elementi chiave nel terreno;
  • controllo naturale delle malattie del suolo – i funghi (al pari di altri microrganismi come i nematodi benefici) svolgono un ruolo attivo nel controllo naturale delle malattie, agendo come antagonisti dei patogeni, aumentando la biodiversità microbica del terreno e fornendo una difesa naturale per le colture, che non si limita al sottosuolo ma si estende anche alle parti aeree delle piante;
  • influenza sulla qualità nutrizionale e organolettica dei frutti – il loro impatto positivo riguarda anche la qualità nutrizionale e organolettica dei frutti delle piante che crescono in un suolo con la corretta microbiologia. La loro partecipazione nei processi di fermentazione contribuisce allo sviluppo di sapori unici, migliorando l’appeal culinario dei prodotti agricoli. Basti pensare agli effetti che ha il terroir sulle caratteristiche del vino.

Inoltre, da recenti ricerche, sembra che i funghi abbiano un ruolo cruciale nell’accelerare la crescita delle piante e nel favorire la fissazione di CO2 nel terreno, ribadendo la loro importanza per lo sviluppo di nuove soluzioni di contrasto al cambiamento climatico. 

Ristabilire e mantenere l’equilibrio microbiologico con il Metodo Geavitae

Modificare il nostro approccio all’agricoltura con il fine di mettere in moto questo circolo virtuoso è una sfida che rappresenta un concreto passo in avanti verso un modo di coltivare sostenibile e rispettoso dell’ambiente e del suo equilibrio.

Sfruttare i principi e le tecniche innovative della biotecnologia è il nostro obiettivo, per questo abbiamo sviluppato il metodo Geavitae, un nuovo sistema di coltivazione microbiologica che va a rigenerare il suolo promuovendo e potenziando la microbiologia utile, garantendo una presenza equilibrata di funghi, batteri e altri microrganismi benefici. 

Questo protocollo si sviluppa in tre fasi:

  1. analisi al microscopio della situazione microbiologica di partenza, utile a studiare piani ad hoc per la situazione del terreno e per le colture che vi crescono o che vi nasceranno;
  2. nutrizione attraverso l’inoculo di fertilizzanti organici e organo-minerali specifici;
  3. gestione e mantenimento nel tempo dell’equilibrio raggiunto, per godere a lungo dei benefici di una microbiologia vitale.

 

Un’agricoltura consapevole, basata sulla collaborazione con i naturali processi della terra, è la chiave per preservare la fertilità del suolo e garantire colture sane e produttive nel lungo periodo.

Contattaci subito per scoprire quali possono essere i vantaggi dell’applicazione del Metodo Geavitae sul tuo terreno!

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