
Allarme pesticidi: anche Biozeta a Ora (TN).
Si fa sempre più drammatica la situazione nelle campagne dell’Alto Adige, specie nei frutteti ma anche nei vigneti. Ormai è certo: da recenti riscontri è emerso una esposizione dei danni da pesticidi nel Dna delle persone: frutticoltori ma anche di coloro che risiedono nelle vicinanze alle colture trattate con prodotti antiparassitari. Questo riscontro di residui di prodotti tossici sulla frutta raccolta è stato rintracciato anche da ricercatori incaricati dalle grandi catene di distribuzione di Paesi del Nord Europa che, da qualche anno e anno dopo anno con maggior insistenza, costringono le cooperative frutticole altoatesini a ridurre sempre più determinati principi attivi di prodotti antiparassitari.
Un grosso problema posto in luce per la prima volta da alcuni produttori di mele della Val Venosta. Ora, per sensibilizzare questo gravissimo problema che va a minare la nostra salute, l’associazione ambientalista «Initiativgruppe Unterland Südtirol» a braccetto con l’«Agricultura Trentino» organizza una serata informativa in programma giovedì 16 novembre alle ore 20 nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Agrario di Ora. Importantissimo questo appuntamento anche perché per la prima volta altoatesini e trentini voglio affrontare di comune accordo questo problema. Il titolo della serata è: «Quale agricoltura per il nostro futuro – Effetti dei pesticidi sul Dna dei cittadini e sull’ambiente. Possibili alternative».
Il programma della serata prevede la presentazione della ricerca scientifica: «Esposizione cronica ai pesticidi e danni al Dna, risultati dello studio in valle di Non» a cura della dottoressa Renata Alleva, ricercatrice e specialista scienze della alimentazione Irccs Rizzoli Bologna. Altra relazione su «Agricoltura, ambiente, società: problemi, novità e soluzioni», di Gianluigi Salvador, direttivo Pan Italia. A seguire un ampio dibattito. Durante la serata di Ora emergerà tutto il grande lavoro dell’associazione “Initiativgruppe Unterland” che ha interpellato anche l’astrofisico e astronauta Umberto Guidoni. «Dallo spazio – aveva dichiarato a Trento – si notano gli effetti negativi dell’azione dell’uomo sul pianeta, come la deforestazione e la desertificazione». Anche Mauro Centritto del Cnr aveva dichiarato all’associazione ambientalista altoatesina, che in Italia, il 21% della superficie è in pericolo per il degrado del suolo causa sovrasfruttamento, come le monocolture, frequentissime nella nostra regione. Grande fiducia poi ha manifestato “Initiativgruppe” nella relazione di Kompatscher a Bruxelles al Comitato europeo delle Regioni. Condividono molte delle raccomandazioni espresse dal governatore, quali sostenere lo sviluppo di sistemi agricoli su piccola scala; solo il ritorno del contadino a coltivare la biodiversità, garantendo una sana alimentazione senza uso di pesticidi potrà garantire la sopravvivenza; eliminare tantissimo il traffico di transito. Il Comitato ha inoltre rinnovato l’invito ad essere più parsimoniosi nell’utilizzo delle risorse idriche. Contraria invece si è dichiarata “Initiativgruppe” alla delibera della Provincia di sostenere con ingenti somme di denaro la costruzione di invasi per la neve artificiale.
Fonte: Alto Adige (versione digitale)
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